Calopezzati in Collina
Calopezzati fa parte del comprensorio Sibaritide che si trova a Nord-Est della Calabria, fu’ fondato agli inizi del XIV secolo circa, ed una recente opera di ristrutturazione lo ha valorizzato come un bellissimo centro panoramico a pochissimi chilometri dal mare di cui né è parte dominante.
I suoi monumenti antichi rappresentano la storia di questo piccolo paese affacciato sulla costa Jonica a 217 mt slm: il castello dei conti Giannone, il Convento dei riformati, la chiesa parrocchiale, l’addolorata, il centro storico, lo rendono ricco di storia e bellezze antiche. La popolazione di Calopezzati è composta da 1214 abitanti circa. Le attività produttive vedono al primo posto l’agricoltura con produzioni di vino,olio agrumeti,grano,ortaggi vari e frutta di stagione,miele, allevamenti di bovini e ovini. Ill turismo rappresenta una componente molto importante per il paese, per l’offerta dei tanti servizi ai turisti Italiani e stranieri che specialmente d’estate soggiornano o visitano il paese. Ma ci sono anche piccole industrie, attività artigianali e commerciali.
Da Visitare
La chiesa parrocchiale S. Maria Assunta, dedicata alla Madonna, è trinavata e conserva, sull’altare maggiore, una pala raffigurante la Madonna Achiropita dipinta nel 1728; inoltre tela raffigurante la Madonna del Rosario dipinta da seguace del Solimena; statue lignee della Maddalena, di San Giuseppe, della Deposizione provenienti dalla chiesa dell’Addolorata. In sagrestia, calici d’argento ed ostensori, opere di orafi napoletani nel sec. XVIII.
Il Castello- Fu trasformato da Forte in Castello vero e proprio nel Xlli sec. Benchè sottoposto ai maneggiamenti plurimi, sia per le mutate strategie difensive che per il processo di evoluzione architettonica che i vari feudatari favorirono nel volerlo oltre che come fortezza anche come prestigiosa dimora, ha mantenuto inalterati i segni che caratterizzarono la sua architettura, come la severa volumetria e le quattro torri appena sporgenti sul corpo quadrangolare di base, propri della castellologia Sveva. Ancora esistente ed integro, il primitivo accesso sulla facciata di Nord-est, con la bellissima scala a torre e relativo passaggio mobile, sintetizza tutta la essenzialità dell'architettura medioevale.
La Chiesa dell'Addolorata- E' annessa
al Castello, ma merita una menzione a parte perchè benedi alto valore culturale ed artistico. Poco si sa della sua origine, ma furono certamente i Sambiase a darle grande dignità, aprendo l'attuale portale sulla piazza, erigendo il campanile e soprattutto arredandola. Vittoria Sambiase Piccolomini d'Aragona avendovi seppellito il marito Alfonso e lafiglia Anna Maria la fece ulteriormente abbellire. La pala d'altare, edicolata a tutta parete, riccamente intagliata in legno patinato d'oro, opera di maestri intagliatori e stuccatori di scuola napoletana, resta uno degli esempi più puri dell'arte Rococo in Calabria. Le pregevolissime statue lignee, presumibilmente della stessa epoca, di cui la chiesa fu dotata, vennero trasferite successivamente al castello.
Il Convento dei Riformati - E' la seconda emergenza architettonica del paese. Fu costruito su progetto di tale Joannes Campitellus dal Principe Bartolomeo Sambiase che lo volle, nonostante l'avversa istruttoria apostolica, come espressione del suo prestigio. Clemente XI personalmente sollecitato, ne autorizzo' l'apertura nel 1702. Ne furono assegnatari i frati minori di S. Francesco d'Assisi(Riformati). Fu soppresso dalle leggi napoleoniche e aggregato come bene all'Ospedale S. Giovannidi Dio di Rossano, per passare alla proprietà privata quando con pubbliche aste lo Stato italiano nel1866 liquidò definitivamente i beni della Chiesa.
Rudere della Chiesa di S. Maria delle Grazie. - Piccola Chiesa fuori le mura all'inizio della vecchia strada mulattiera per Crosia. Nulla ancora si conosce sulle sue origini e sulla sua storia che meriterebbe approfondite ricerche. Degno di menzione il bel portale riferibile al XV secolo..
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